In precedenti post mi sono chiesto come mai Claudio Demozzi non avesse voluto partecipare al convegno di Cambiare si può sul ANA 2003. Dietro questa decisione c’è sempre stato un velo di omertà da parte di tutte le persone che hanno commentato il mio post; qualcuno ha addirittura sminuito il valore dell’associazione (pseudo associazione). Poi ieri magicamente mi è stato inviato il link riportante quanto Claudio ha dichiarato nel congresso. Era così difficile motivare il rifiuto?
“…Però signori, il presidente dello SNA che si toglie e si mette la giacchetta, ma è sempre il presidente dello SNA, almeno quando fa attività sindacale; nella vita privata permettete che gli amici, i soci, me li scelgo io, ma nella attività istituzionale, io dico sì a tutti…qualcuno alzi la mano e mi smentisca se non è vero. Però dico sì, se l’evento al quale io devo partecipare rientra nei fini statutari, è compatibile con la linea politica. Se non è compatibile con la linea politica si chiama trappolone, e se permettete, dopo 12 anni ho imparato anche a riconoscerli.
Con un’associazione che non abbiamo riconosciuto, Uniagenti, presieduta da un espulso da questa associazione, Roberto salvi, e un’altra associazione, ANAPA, che ha una posizione molto distante dalla nostra, dalla nostra, non dalla mia, non personalizzo; io non ci vengo a parlare se prima il mio esecutivo non mi ha detto “vai e tieni queste posizioni”. E siccome il mio esecutivo mi ha detto, quella è una sigla non riconosciuta, quell’altra è una sigla che ha posizioni molto distanti dalle nostre, ci ostacola nella trattativa, in più, in un evento organizzato da un’associazione concorrente al sindacato, pur presieduta da un presidente provinciale che si chiama CAMBIARE SI PUÒ, scusate, ma un presidente nazionale SNA deve partecipare? Ma se non c’è arrivi da solo che non può risponderti e che l’unica risposta è chiedere agli organi statutariamente preposti cosa deve fare? È l’ ABC, l’ ABC? Ma abbiamo studiato un pochino questa organizzazione o no ?“
Intanto confermo nuovamente, come già fatto più volte, che Claudio Demozzi è molto bravo nel suo ruolo e debbo riconoscere che questo intervento, che credo sia stato fatto a braccio (qui il link per vederlo) è molto interessante dal punto di vista di capacità comunicative (ecco perchè ho stima di Demozzi), ma ho messo in grassetto alcuni passaggi che vorrei commentare:
- …nella vita privata permettete che gli amici, i soci, me li scelgo io… se in questo passaggio Claudio si riferisce alle recenti polemiche sulla sua nuova società (e credo sia così) penso che abbia perfettamente ragione; i soci e gli amici se li sceglie lui. Forse l’unica stonatura in questo discorso è che lui come presidente del sindacato ha sempre contestato le dirette/telefoniche e poi nel privato ha preso un mandato con una diretta (la storia del ANA secondo il mio modesto parere non reegge); ma ribadisco che nel privato lui giustamente fa quello che vuole. Se poi nel sindacato, il suo esecutivo, che da quanto ho appreso detta la linea politica degli interventi del presidente, approva l’operato di Claudio Demozzi, presidente, come ha disapprovato l’operato di altri fino addirittura ad arrivare alla espulsione, credo che nessuno possa dire nulla (sono questioni interne al sindacato e sono loro, solo loro che possono agire di conseguenza). Spero su questo punto di aver chiarito la mia posizione: Claudio Demozzi nel privato fa quello che vuole.
- …trappolone… Se la sensazione o la convinzione del presidente dello SNA sia stata quella che il convegno organizzato da CAMBIARE SI PUÒ fosse stato un “trappolone” per lui allora ha fatto benissimo a non partecipare. Quello che invece non ha fatto bene (sempre mio pensiero personale) è stato di scrivere una lettera a tutti gli associati invitandoli a non partecipare.
- …Con un’associazione che non abbiamo riconosciuto, Uniagenti, presieduta da un espulso da questa associazione, Roberto salvi, e un’altra associazione, ANAPA, che ha una posizione molto distante dalla nostra, dalla nostra…Sul fato che SNA non abbia riconosciuto UNIagenti credo, ma forse mi sbaglio, che una associazione sindacale non debba essere riconosciuta dagli altri sindacati. Mentre sul fatto di non andare ad un convegno dove fra i relatori c’è un espulso dallo SNA o siede una associazione ANAPA, che ha posizioni diverse da quelle dello SNA, la dichiarazione mi sorprende molto: Claudio Demozzi partecipa solo a convegni o incvontri dove sono tutti amici? Non credo.
- …un evento organizzato da un’associazione concorrente al sindacato, pur presieduta da un presidente provinciale che si chiama CAMBIARE SI PUÒ… Qui credo che ci sia un grande “misunderstanding” (malinteso). CAMBIARE SI PUÒ non è assolutamente una associazione concorrente allo SNA (fra le altre cose l’associazione ha 80 iscritti, anzi 79 dopo le dimissioni di Ferraro, lo SNA ne ha 10.000 come da numeri dichiarati recentemente, e ha uno statuto che non parla assolutamente di attività sindacale, a meno che non lo abbia letto bene) ed il convegno è stato molto interessante.
In sintesi, Claudio Demozzi ha fatto molto bene a non partecipare al evento, anche perchè fra i presenti in sala c’era quel personaggio che da 11 anni attacca Demozzi, (personaggio che nessuno nomina e che di tanto in tanto viene minacciato di querela, ma non viene mai querelato) che però era fra i presenti e non come dichiarato da Demozzi “ospite d’onore seduto in prima fila” (non c’erano posti riservati in prima fila e non c’era nessun ospite d’onore), ma quello che secondo me è stato un gesto non condivisibile è l’aver scritto agli associati di non partecipare e poi, se questo è il motivo, aver deferito il Presidente provinciale, Massimo Pegoraro (credo che non l’abbia deferito Demozzi, ma non ho informazioni al riguardo) ai probiviri per aver organizzato l’evento (non sono sicuro che sia questa la motivazione; anche questo non mi è dato di sapere).