Troppi galli a cantare non si fa mai giorno

Si parla di ANA 2003 e si parla della trattativa che dovrà necessariamente riprendere con ANIA da parte dei sindacati agenti. Prendo come spunto questo post di Elena per fare qulche ragionamento sul argomento:

Riunita a Bologna la commissione Sna per il rinnovo dell’accordo Ana 2003
Io la vedo così
Chi sono coloro che stanno lavorando per il sindacato a questo rinnovo ?

Sergio Sterbini
Dario Piana
Salvatore Palma
Edoardo Ancona
Claudio Boccitto
Silvano Rinaldi
Andrea Rossi
con la presenza di Claudio Demozzi

Li conoscete ?
Speriamo bene
Sono queste le persone che vanno a trattare con i dirigenti Ania non resta che far loro un GROSSO IN BOCCA AL LUPO

Come prima cosa credo che la commissione dello SNA abbia tutti i titoli per poter negoziare sul rinnovo di ANA 2003; quello che invece mi lascia alquanto perplesso è il continuare ad agire singolarmente, in maniera scoordinata e con reciproca non autostima fra gli attori che rappresentano gli agenti.

TROPPI GALLI A CANTARE (SNA, ANAPA)

“Troppi galli a cantare non si fa mai giorno” è un proverbio italiano che indica come la presenza di molte persone che cercano di imporsi o di esprimere la propria opinione possa portare a confusione e mancanza di chiarezza. Questo modo di dire è simile al concetto che se ci sono più galli in un pollaio, ognuno canta a suo modo creando disordine.

I proverbi sono sempre pillole di saggezza popolare e quindi forse sarebbe opportuno che Demozzi e Cirasola trovassero un accordo, magari anche con il neo nato sindacato UNIAgenti per fare fronte comune nella trattativa.

Non volendo peccare di presunzione, anche se è il mio mestiere e quello che insegno oggi nelle aule che faccio, ho chiesto alla “intelligenza artificiale”, che oggi va molto di moda, due cose su cui tutti dovremmo riflettere:


1) Il significato di “dividi ed impera”

2) le logiche di una negoziazione

Ebbene qui sotto i due risultati di cui credo sia opportuno prenderne atto per cercare di portare a casa un accordo di reciproca soddisfazione.

  1. Dividi et impera è un motto latino che significa “dividi e comanda”. Esso suggerisce che un’autorità può controllare più efficacemente i gruppi di persone creando divisioni e rivalità tra di essi. Questo approccio è spesso utilizzato per mantenere il potere su popolazioni subordinate.

Ci sono diversi esempi moderni dell’applicazione del principio “dividi et impera”:

  1. Politica:
    • Alcuni politici fomentano divisioni tra gruppi etnici, religiosi o socioeconomici per mantenere il proprio potere.
    • Partiti politici a volte cercano di creare conflitti tra fazioni per ottenere vantaggi elettorali.
  2. Aziende:
    • Alcune grandi aziende possono sfruttare le divisioni tra sindacati o dipendenti per evitare concessioni o miglioramenti delle condizioni di lavoro.
    • Alcune multinazionali hanno usato questo approccio per dividere i mercati e limitare la concorrenza.

Quindi il principio di “dividi et impera” continua a essere applicato in vari contesti moderni, spesso con l’obiettivo di mantenere o aumentare il potere di chi lo mette in pratica.

  • I principi della negoziazione si basano su alcune fondamentali idee. Primo, è essenziale scindere le persone dai problemi, trattando i conflitti in modo obiettivo. Secondo, bisogna concentrarsi sugli interessi delle parti piuttosto che sulle loro posizioni, per trovare soluzioni più efficaci. Infine, è importante costruire fiducia, ma senza farne l’unica base della trattativa.

Ecco alcune delle migliori strategie di negoziazione:

  1. Preparazione approfondita:
    • Raccogliere informazioni sui tuoi interlocutori, il loro background, obiettivi e vincoli.
    • Definire chiaramente i tuoi obiettivi, priorità e limiti di accettabilità.
    • Anticipare possibili scenari e avere un piano di riserva.
  2. Focalizzarsi sugli interessi, non sulle posizioni:
    • Cercare di capire le reali motivazioni e bisogni dell’altra parte.
    • Proporre soluzioni creative che soddisfino gli interessi di entrambi.
    • Evitare di irrigidirsi su posizioni iniziali.
  3. Costruire una relazione di fiducia:
    • Essere onesti, trasparenti e coerenti nei comportamenti.
    • Mostrare empatia e rispetto per l’altra parte.
    • Cercare punti in comune e aree di accordo.
  4. Gestire le emozioni:
    • Mantenere la calma anche in situazioni di tensione.
    • Evitare attacchi personali o posizioni aggressive.
    • Saper fare concessioni e compromessi senza perdere di vista i propri obiettivi.

Ultima considerazione che mi sento di fare come mai parliamo di rinnovo e non di riscrittura ex novo del accordo? Non mi dite che se riscriviamo l’accordo perdiamo tutto quanto già ottenuto nel ANA 2003 (rendita di posizione). Un buon negoziatore non ha problemi anche in caso di riscrittura.

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Qualche altro spunto di riflessione sul ANA 2003 ci potrebbe venire da questo articolo di Milano Finanza https://www.milanofinanza.it/news/assicurazioni-tra-agenti-e-compagnie-serve-un-rapporto-senza-antagonismi-202406241916482097?refresh_cens Ho preso il pezzo che parla dei temi da…

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